martedì 9 novembre 2010

Un sabato forzanovista: Savona e Ventimiglia!



E' in arrivo un grande sabato forzanovista in Liguria!

Sabato 13 novembre conferenza stampa a Savona del Segretario Nazionale FN, Roberto Fiore, insieme ad Ugo Ghione, responsabile del movimento NUOVA DESTRA SAVONESE.
Ci ritroveremo, insieme a simpatizzanti e iscritti, all'Hotel Suisse (nella centralissima via Paleocapa, al numero 24) alle ore 12.

Più tardi invece grande evento nell'estremo ponente ligure; A XXMIGLIA, infatti, verrà aperta la seconda sede di FORZA NUOVAnella nostra regione.Vi aspettiamo in corso Genova

L'appuntamento è alle ore 16 e, per l'inaugurazione sarà presente Roberto Fiore.

sabato 30 ottobre 2010

Lotta Studentesca al Nautico di Genova

Questa mattina un gruppo di militanti di Lotta Studentesca Genova hanno presidiato l'uscita dell'Istituto tecnico navale "San Giorgio" di Genova. Arrivati, sistemato il materiale e la bandiera rossa con la celtica, hanno effettuato un volantinaggio riguardante la riforma Gelmini, discussa e contestata dai movimenti studenteschi di tutta Italia proprio in questo periodo. Il volantino in questione spronava lo studente medio alla "lotta", come forma di protesta e ribellione nei confronti di un sistema marcio che pensa solamente agli interessi economici di pochi, ignorando le necessità di studenti, professori e addetti ai lavori!

Coordinamento Provinciale Lotta Studentesca

venerdì 29 ottobre 2010

"Stop" alla riforma Gelmini!



Lotta Studentesca, l'associazione degli studenti medi di Forza Nuova, annuncia d'aver compiuto un blitz notturno in oltre 100 città italiane per protestare contro la "Contro-Riforma Gelmini": migliaia di segnali stradali indicanti lo "Stop" sono stati ricoperti da adesivi e volantini recanti la scritta "Alla Riforma Gelmini": "l'iniziativa simbolica segue decine di presidi e mobilitazioni di Lotta Studentescae degli studenti tutti contro la riforma del Ministro Gelmini, unariforma che ci vede in prima linea nella sua contestazione. Come studenti non possiamo accettare e non accettiamo in silenzio di veder distruggere il nostro futuro, negare il nostro diritto all'istruzione. La riforma va esattamente nella direzione opposta rispetto a quanto necessita l'attuale sistema scolastico, tra i peggiori in Europa: anzichè investire denaro per sanare edifici fuorilegge e pericolanti, al posto di investire risorse per combattere il carolibri, si tagliano migliaia di posti di lavoro, si aumenta spropositamente il numero di allievi per classe, in poche parole si costringono gli studenti non abbienti ad un'istruzione scadente. Nonostante la manifesta contrarietà di tutto il mondo scolastico alla riforma, i Ministri Gelmini e Tremonti fanno orecchie da mercante: ignorando rivendicazioni legittime mostrano totale mancanza di coscienza dell'importanza dei giovani per l'Italia di domani."

Coordinamento Provinciale Lotta Studentesca

lottastudentescage@libero.it

lunedì 11 ottobre 2010

PRIGIONE DELLO SPIRITO

“L'uomo, nelle tre mezze dozzine d'anni decisive nella sua vita (dai sei ai dodici, dai dodici ai diciotto, dai diciotto ai ventiquattro), ha bisogno, per vivere, di libertà.
Libertà per rafforzare il corpo e conservarsi la salute, libertà all'aria aperta: nelle scuole si rovina gli occhi, i polmoni, i nervi (quanti miopi, anemici e nevrastenici possono maledire giustamente le scuole e chi l'ha inventate!)
Libertà per svolgere la sua personalità nella vita aperta dalle diecimila possibilità, invece che in quella artificiale e ristretta delle classi e dei collegi.
Libertà per imparare veramente qualcosa perché non s'impara nulla di importante dalle lezioni ma soltanto dai grandi libri e dal contatto personale colla realtà. Nella quale ognuno s'inserisce a modo suo e sceglie quel che gli è più adatto invece di sottostare a quella manipolazione disseccatrice e uniforme ch'è l'insegnamento.
Nelle scuole, invece, abbiamo la reclusione quotidiana in stanze polverose piene di fiati - l'immobilità fisica più antinaturale - l'immobilità dello spirito obbligato a ripetere invece che a cercare - lo sforzo disastroso per imparare con metodi imbecilli moltissime cose inutili - e l'annegamento sistematico di ogni personalità, originalità e iniziativa nel mar nero degli uniformi programmi. Fino a sei anni l'uomo è prigioniero di genitori, bambinaie e istitutrici; dai sei ai ventiquattro è sottoposto a genitori e professori; dai ventiquattro è schiavo dell'ufficio, del caposezione, del pubblico e della moglie; tra i quaranta e i cinquanta vien meccanizzato e ossificato dalle abitudini (terribili più d'ogni padrone) e servo, schiavo, prigioniero, forzato e burattino rimane fino alla morte.
Lasciateci almeno la fanciullezza e la gioventù per godere un po' d'igienica anarchia!”
                                                                                                                               Giovanni Papini (1914)

giovedì 23 settembre 2010

Si ricomincia!

Ed ecco ritrovarci di nuovo tutti tra i banchi di scuola... E' passata un'estate, per alcuni tra mare, sole, ombrelloni, granite, scottature, per altri tra lavoro, stage vari e riposo casalingo. Ma ora si rinizia, si ritrova la scuola, i compagni di classe, molte cose positive e alcune negative. Con tutto ciò ricomincia anche la nostra attività militante, che non era cessata neanche d'estate, ma che aveva subito forti rallentamenti per ovvi motivi che tutti voi potranno capire. Infatti anche il blog è stato a lungo fermo, con solamente l'immagine di un'avvenente marinaia a riscaldare il tutto. Come si diceva, anno nuovo, problemi vecchi. In una Italia dove cambia poco o niente, anche la scuola ritrova i vecchi scogli, che impediscono a studenti e addetti ai lavori di compiere al meglio e in buone condizioni il proprio dovere. Ci ritroviamo di fronte una "riforma Gelmini" imbarazzante, una scarsa manutenzione degli edifici scolastici, l'impreparazione e disorganizzazione di molti docenti e un carolibri spaventoso. Questi e altri i nemici contro la quale ci scaglieremo durante questo anno scolastico.

Pensa, Agisci, Lotta!

Coordinamento Provinciale Lotta Studentesca

martedì 15 giugno 2010

domenica 30 maggio 2010

Milano, 22 maggio: Manifestazione contro il potere finanziario e l'usura bancaria

Genova c'è.

Sabato 22 maggio eravamo tanti, decisi e determinati. 100, 300, 500, 1000? … Decine di video e infinite immagini sul web parlano al posto delle veline della Questura e dei media. Centinaia i camerati bloccati ai caselli autostradali e nelle stazioni. Una piazza militarizzata. Un intero quartiere militarizzato da un imponente dispositivo di uomini delle Forze dell’Ordine in assetto antisommossa, non ha consentito a nessuno di arrivare in piazza Aspromonte.

Avevamo promesso una manifestazione e nonostante divieti dell’ultima ora, minacce, pressioni di ogni genere l’abbiamo fatta.

Siamo stati caricati senza alcun motivo, avevamo forze preparate e preponderanti che ci avrebbero consentito di rispondere militarmente e di sfondare il cordone delle FdO.

Abbiamo deciso, responsabilmente e per il rispetto che abbiamo delle istituzioni, di NON proseguire oltre.

Avremmo potuto farlo. Lo sanno i responsabili della piazza, come lo sanno le decine di giornalisti presenti. Noi sappiamo cosa è successo e cosa avrebbe potuto succedere.

Sabato 22 maggio Forza Nuova ha ribadito, attraverso l’azione responsabile, che non è disposta a rinunciare alla propria agibilità politica. Questo se lo mettano bene in testa le istituzioni, i nemici della Patria ed i loro squallidi lacchè. Non consentiremo a NESSUNO di toglierci l’agibilità politica che ci siamo guadagnati sul campo con coraggio, volontà e determinazione.

Nonostante il boicottaggio delle istituzioni e la patetica levata di scudi degli epigoni dell’antifascismo militante – sempre pronti a reagire quando FN attacca pubblicamente i pilastri del mondialismo (è ancora vivo il ricordo dell’attacco di cui è stata oggetto FN, da parte dei centri sociali, quando nel novembre del 2000 organizzò un contro-convegno volto a denunciare le pratiche sovversive della cosiddetta Commissione Trilaterale, in quei giorni riunita a Milano) – il nostro movimento ha gridato in faccia all’oligarchia ed ai suoi servi che, in tutta Europa, esistono donne e uomini non disposti ad accettare supinamente la loro perversa volontà.

Gianni Correggiari, Nikolaos Michloliakos (di Alba d’Oro – Grecia), Manolo Canduela (di Democracia Nacional – Spagna), Laszlo Toroczkai (HVIM – Ungheria) e Roberto Fiore hanno spiegato chiaramente le ragioni dei popoli e denunciato l’enorme azione sovversiva, condotta ai danni delle nazioni europee dai parassiti dell’alta finanza e dai politicanti loro camerieri.

Noi non ci fermeremo. Nessuno potrà farlo. Grazie Laszlo, grazie Manuel, grazie Nikolaos! Un ringraziamento anche ai camerati rumeni di Nuova Drepta presenti alla manifestazione.

Cronaca di una giornata militante a Pavia


1/05/10

Una rappresentanza del nucleo genovese di FN e di LS ha visitato il CSO BARBAROSSA, stabile occupato dai camerati pavesi, con l'aiuto di diverse realtà d'area della zona.

L'occupazione è a scopo abitativo, ogni giorno decine e decine di persone, a causa di vicissitudini familiari o di speculazioni bancarie, perdono un tetto sotto il quale vivere, e sono costretti a farsi ospitare da parenti o amici nel migliore dei casi, altrimenti il posto in strada o sotto ad un ponte è, tristemente, assicurato.

Inoltre il CSO BARBAROSSA si propone anche come spazio aperto a tutti coloro che condividono idee non conformi, pertanto è anche spazio per esprimere le proprie opinioni e la propria creatività, parole dimostrate dalle prossime iniziative che gli "occupanti" hanno intenzione di portare avanti, come l'esposizione delle opere facenti parte del concorso "Arditarte", organizzato da Lotta Universitaria e l'associazione culturale Ordine Futuro.

Arrivati, ci danno il benvenuto degli enormi murales, presenti sulla facciata dello stabile.
Conosciamo subito i ragazzi presenti, che, molto cordialmente, ci offrono una birra, prima di iniziare il tour dello stabile. Enorme. Conosciamo chi ha fatto le "opere" presenti sul BARBAROSSA, un vero artista. Usciamo nel cortile circostante l'edificio, ci fermiamo a parlare per un'oretta. Militanza, situazione in città, occupazione sono i nostri argomenti, contornati dalla consueta goliardia. Ci accingiamo a ritornare nella vecchia Zena, non prima però, di una foto dinnanzi allo stabile. Salutiamo i ragazzi, davvero gentili, simpatici ed ospitali. E ci mettiamo in viaggio.

Il 3 maggio ci arriva una bruttissima notizia. Purtroppo nella mattina del giorno stesso il centro sociale è stato sgomberato dalle forze dell' (dis)ordine, che da serve delle reazione, hanno fatto irruzione nello stabile fermando un occupante e portando via tutto ciò che era presente all'interno. Ci fa riflettere e arrabbiare in maniera particolare il comportamento di chi, di fronte ad una realtà in espansione che si premette di aiutare i cittadini in difficoltà, è celere a reprimere e sgomberare uno spazio veramente sociale, non come quelli frutto di una malagestione comunale o gestiti da forze politiche diverse, che li usano solamente per aver un luogo dove svolgere le proprie attività illecite. Dopo questo fatto ci troviamo ancora più vicini ai ragazzi pavesi e gli esprimiamo la nostra più sentita solidarietà!

giovedì 29 aprile 2010

Ciao Sergio!


Genova, 29 aprile 2010,

Era il 13 marzo 1975 e Sergio, seguito fin sotto la propria abitazione, in Via Amadeo a Milano, venne aggredito da un commando di INFAMI, riconducibili poi ad Avanguardia Operaia, armati di chiave inglese. Venne colpito ripetutamente alla testa da più persone e lasciato in un bagno di sangue. Il portinaio dello stabile chiamò immediatamente polizia ed ambulanza. Sergio venne trasportato in ospedale in gravi condizioni, fu sottoposto ad un intervento durato 5 ore, ma dopo 48 giorni di agonia, con molte fasi di coma, si spense, il 29 aprile 1975.

Il commando e gli autori di questo vile gesto furono individuati, grazie anche a dei pentiti, riconducibili al'organizzazione mandante, che, schiacciati dal senso di colpa, confessarono fornendo dettagli su chi partecipò e sulla dinamica dell'attentato. Per questi personaggi ignobili solo un totale DISPREZZO, con la consapevolezza che un domani verranno giustamente giudicati.

Come ogni anno le comunità di destra e non, si accingono a ricordare questo ragazzo e questa storia terribile. Proprio perchè questa vicenda ci ha dato molto su cui riflettere, non possiamo far almeno di chiedere che Sergio non venga dimenticato.
Ci pare impossibile che, in una città come Genova, che ha conosciuto da vicino la violenza politica di quegli anni, non ci sia qualcosa che ricordi questa vicenda.
Per questo ci sentiamo in dovere di chiedere alle autorità cittadine, l'intitolazione a Genova di una via o di una piazza alla memoria di Sergio Ramelli. In caso contrario ci vedremo costretti a procedere noi, per dare un giusto tributo a questo ragazzo.

Ma in fondo, pensiamo fermamente che, con un atto di onestà e di coraggio, si possa dare una lezione di civiltà e far si che Sergio non venga dimenticato.

Coordinamento provinciale Lotta Studentesca

sabato 24 aprile 2010

25 Aprile


Il giorno 25 aprile verrà ricordato per sempre da tutti i veri italiani, ma non solo, come un giorno di festa, in cui le barriere furono abbattute. e una nuova frontiera della comunicazione fra uomini liberi ebbe inizio. Ci dissociamo da chi vede questo giorno come negativo, anzi, noi lo apprezziamo tantissimo, anche perchè, senza il 25 aprile, molto probabilmente, ora non potremmo guardare una libera tv, o ascoltare le nostre stazioni radio preferite, in nome della libertà.

Ebbene si, il 25 aprile 1874 nasce a Bologna il Marchese Guglielmo Marconi. Fisico ed inventore italiano. Senza le sue scoperte, come la comunicazione via onde radio, senza l'ausilio di fili, oggi come oggi, saremmo arretrati come molti stati del terzo mondo, senza mezzi di trasmissione, senza tv, radio e connessioni wireless.

Pertanto oggi abbiamo deciso di ricordare questo grande uomo, in un giorno pressochè anonimo, ma che, per gli amanti della libertà e della comunicazione, è importantissimo e fondamentale.

W IL 25 APRILE! W GUGLIELMO MARCONI!

giovedì 8 aprile 2010

A favore della vita, contro l'aborto!

Abbiamo appreso oramai da tempo che l'utilizzo della pillola abortiva RU486 è entrato in vigore anche in Italia e che, con il passare del tempo, sarà presente in tutti i centri ospedalieri.
Questo tipo di steroide sintetico permetterà di eseguire un vero e proprio aborto "fai-da-te", dopo due giorni dall'assunzione, se si presenteranno tutti i requisiti adatti perchè ciò avvenga, il "materiale gravidico", cioè il bambino, verrà espulso. Come se uccidere una vita non bastasse, ora è possibile farlo direttamente da casa propria. Un altro passo verso la morte di questo mondo, un altro passo per la nostra società verso l'oblio. I frutti di 60 anni di liberalismo e di progressismo di sinistra si vedono eccome. Se uccidere un bambino trattandolo come una malattia è progresso, noi ripudiamo quest'ultimo.

Ed è per questa serie di motivi che, insieme al nucleo genovese di Forza Nuova, abbiamo effettuato, nella notte tra l'8 e il 9 aprile, un blitz all'ospedale Evangelico di Genova. Oltre che aver chiuso simbolicamente il cancello dell'edificio, abbiamo srotolato uno striscione di 10 metri, che recava appunto la scritta: "Voi chiudete alla vita, noi chiudiamo all'ospedale". Nel mentre, all'ingresso, sono state posizionate diverse candele, accostate a delle statuette di angioletti, rappresentanti le vittime innocenti causate dalla barbara pratica abortiva. Sono stati anche lanciati volantini sul tema.

Coordinamento provinciale Lotta Studentesca

mercoledì 10 marzo 2010

martedì 9 marzo 2010

9 Marzo 1954: nasceva Bobby Sands


Roibeard Gearóid Ó Seachnasaigh, comunemente conosciuto come Bobby Sands, attivista nordirlandese che lottava per l'indipendenza dell'Ulster e dell'Irlanda intera dal giogo inglese e protestante.

Nasceva proprio in questo giorno, il 9 marzo del 1954.
Dopo anni di valorosa lotta nelle strade, al fianco della propria gente, colpita e falciata dalle raffiche di mitra inglesi, venne rinchiuso nella prigione di Long Kesh, dove si trovavano i componenti dell'IRA arestati. Qui subirono violenze di ogni tipo da cellerini inglesi, che li colpivano per il solo reato di essersi ribellati nei confronti di un governo che reprimeva i nord-irlandesi cattolici, abitanti di quella terra da sempre. Dopo la protesta delle coperte e la protesta dello sporco, Sands, insieme ad altri prigionieri iniziò lo sciopero della fame, nel 1980. Dopo di questo ce ne fu un secondo, nel 1981, dove Sands perse la vita.
Nel suo ricordo la nostra Lotta.

martedì 2 marzo 2010

Bushido: La via del Guerriero


Proiezione e discussione del film "L'Ultimo Samurai".
A seguire apericena con bevanda speciale per la serata: Bryton, l'unica vera ed inimitabile birra ligure.